In equilibrio tra una continuità di tradizione che Lamm ha posto in essere dal 1959 e un moto costante di rinnovamento dell’azienda di San Secondo Parmense, il 2015 di Lamm vede l’ingresso di una firma d’autore di valore internazionale del mondo del design. E’ così che introduciamo il nuovo art director, l’architetto Dante Bonuccelli.
Nasce a Buenos Aires nel 1956 dove si laurea in Architettura nel 1979. Nel 1984 si trasferisce a Milano dove realizza edifici, interni e prodotti. Nel 1998 fonda Avenue Architects, studio di architettura e industrial design con progetti in Italia, Europa, Asia e America. Dal blog di Lamm un’intervista attraverso la quale ci introduce il suo rapporto con l’azienda guidata dalla famiglia Caruso, tratteggia quelli che saranno i punti salienti della sua attività, la sua autorevole lettura delle dinamiche del mercato e le prospettive per il 2015.
Qual è stato finora il suo rapporto con Lamm?
Abbiamo iniziato a collaborare con Lamm nel 2002, in quel momento l’Università Bocconi ci aveva dato l’incarico di progettare l’interior design e il nuovo concept delle aule dell’edificio razionalista progettato da Mario Pagano a Milano.
Abbiamo disegnato un nuovo sistema di banchi studi interamente in alluminio e integrati con la struttura delle gradonate e cercavamo una azienda che fosse disponibile a farlo. Lamm ha realizzato il lavoro in un tempo brevissimo e successivamente il prodotto è stato inserito nel catalogo con il nome Blade.
Più tardi e fino al 2008 abbiamo collaborato con il design di diversi prodotti che sono stati oggetto di numerosi riconoscimenti.
Nel 2014 sono stato ricontattato dalla nuova proprietà e abbiamo iniziato a dialogare con Giovanni e Michele Caruso per delineare un nuovo cammino per questa azienda.
Quali saranno i tratti più evidenti della sua consulenza in Lamm?
La prima decisione è quella di abbandonare alcuni settori non strategici per Lamm come il contract o l’ufficio inteso come sedute tecniche e concentrarsi nel settore conference, didattica e sedute per spazi pubblici per quanto riguarda i prodotti di serie.
Lamm inoltre sta incrementando sia l’ufficio tecnico che la produzione in modo da continuare a sviluppare i prodotti custom come richiesto dai progettisti.
Per quanto riguarda i prodotti Lamm alcuni nel tempo dovranno essere frutto di restyling o sostituzione con nuovi progetti in modo da essere più coerenti con un’immagine essenziale e atemporale che si vuole creare.
Quali sono secondo Lei attualmente i mercati più interessanti?
Il nostro obbiettivo è di fare prodotti migliori e una comunicazione più efficace rivolta principalmente agli architetti. I mercati sono i paesi che hanno committenti e progettisti che cercano uno standard elevato di innovazione e qualità nel design, nei dettagli e nel servizio, sia con i prodotti di serie che con la capacità dell’ azienda di interpretare i nuovi bisogni per costruire soluzioni personalizzate.
Gli obiettivi di Lamm, riferiti alla sua attività in senso all’azienda, per il 2015.
I cambiamenti che pensiamo di fare vanno visti almeno in una prospettiva triennale, tempo minimo per vedere un segnale forte di cambiamento, che però dovrà proseguire ancora per completare la coerenza della nuova impostazione.
La nostra idea è di elevare il contenuto innovativo e di design in modo da rafforzare il marchio Lamm a livello internazionale.